11/05/13

Cosa vuol dire essere un Animatore

Un Team di Animazione a Tenerife

Tutti, almeno una volta nella vita, pensano di fare l'Animatore durante il periodo estivo, soprattutto per guadagnare qualcosa.
La stragrande maggioranza delle persone pensa che:

"Chi fa animazione lavora poco, tr**ba tanto, e guadagna tanto. Inoltre sei sempre in vacanza!!!"
cit. sentita innumerevoli volte.



Prima di proseguire, voglio presentarmi.
Mi chiamo Alessandro, ma tutti mi conoscono come Alex. Fare animazione ad adulti e bambini è sempre stata una mia passione e ho lavorato in campeggi e villaggi per 5 anni. Ho iniziato a lavorare con una piccola agenzia all'età di 17 anni, facendo feste di compleanno per bambini e eventi di vario genere.
Sempre a 17 anni, tramite firma dei genitori, sono partito per la mia prima stagione estiva in Liguria, in un piccolo campeggio, in cui tornai anche l'anno seguente. In seguito, un po' per voglia di vedere il mondo e un po' per voglia di provare, ho fatto stagioni all'estero con una grande agenzia di animazione, che fornisce animatori al più grande tour operator Italiano. Le stagioni che ho fatto con loro sono state in Grecia e Tenerife. Purtroppo, non era il tipo di animazione che cercavo e sono tornato ai campeggi, e come ultima stagione ho lavorato in un campeggio nei pressi di Iseo.

Ci sono persone che fanno gli animatori, e altre che sono animatori.
La differenza è sottile, ma sostanziale; alcuni neanche la notano.

Le persone che fanno gli animatori sono quelle che vedono l'animazione come un lavoro, dove si deve lavorare per qualche mese, divertirsi e poi tornare a casa, per ripartire magari l'anno dopo.

Le persone che sono animatori invece, vedono l'animazione come una passione, un modo per esprimere le proprie capacità di inventiva e socializzazione, dare il meglio di se, migliorarsi e apprendere, per lasciare nel posto in cui hanno lavorato un ricordo indelebile nei clienti, che cercheranno di tenersi in contatto anche a distanza di anni. Non conta essere all'estero o in Italia, conta divertirsi e fare divertire, indipendentemente da quanto sarà lo stipendio o le ore di lavoro.

Queste sono secondo me le sostanziali differenze. Ora che le conosci anche tu, passiamo a sfatare alcuni "miti" riguardanti gli animatori:

  • Gli animatori guadagnano poco, rispetto a un lavoro tradizionale e specialmente nelle prime stagioni. Il guadagno va infatti crescendo con il numero di stagioni che porti a termine e in base al ruolo che avrai. Tuttavia devi considerare che hai vitto e alloggio pagati (e se lavori all'estero hai anche il volo pagato), quindi tutto quello che guadagni è "netto".
  • Si lavora tanto: se pensate di andare a fare una vacanza relax in cui dovrete solo parlare con la gente, avete sbagliato lavoro. Fare animazione significa trascorrere molte ore a contatto con le persone, bambini e adulti, e lavorare molto "dietro le quinte", specialmente nei primi mesi, per organizzare tutto quello che verrà fatto durante la stagione, come musical, cabaret, spettacoli, serate giochi, etc...
  • Rapporti Interpersonali: si mi riferisco a quella cosa. Essere animatore e avere una divisa attira indubbiamente l'attenzione, e di conseguenza, aumenta la possibilità di concludere qualcosa. Tieni inoltre presente che incontrerai tantissime nuove persone ogni due settimane, quindi le chance di incontrare una persona a cui interessi e che ti interessa sono notevolmente più alte che quando sei a casa. Ricorda però che, in molti hotel e villaggi, è espressamente vietato avere rapporti di questo genere tra staff e clientela, si rischia di essere cacciati dal luogo di lavoro. Quindi sta a te essere furbo e non farti beccare. Pensa sempre: ne vale la pena?
  • Non sei in VACANZA: ricordati sempre che stai lavorando!!! Che tu sia ai caraibi o in Egitto, poca differenza fa. Sei li per lavorare, non per goderti il sole e il mare. La maggior parte delle volte, avrai un "giorno di riposo" a settimana, in cui potrai dedicarti a quello che vorrai. Il consiglio spassionato che ti do è quello di usarlo per DORMIRE, ma ovviamente puoi usarlo anche per organizzare una gita alla scoperta del posto in cui lavori, o semplicemente andare in spiaggia (a dormire). A proposito di spiaggia: se vuoi riposarti nel tuo giorno libero, evita la spiaggia dove tutti i tuoi clienti vanno abitualmente, altrimenti scordati il riposo!
  • Vivrai a stretto contatto con persone che non conosci: è proprio come la roulette, a volte ti va bene, altre ti va male. Lo staff non sempre ha camere singole (anzi, quasi mai) quindi molto probabilmente ti troverai a convivere con altre 2/3 persone nella stessa camera, che possono essere le migliori del mondo, come possono essere le peggiori. 
QUANDO INCONTRI UN CLIENTE, STAI SEMPRE LAVORANDO
SIA CHE TU ABBIA LA DIVISA ADDOSSO
SIA CHE TU SIA NEL TUO GIORNO DI RIPOSO
Le persone infatti sanno che tu sei l'animatore di tale campeggio/hotel
e quindi, volente o nolente, tu rappresenti sia l'agenzia per cui lavori che il posto in cui lavori.
RICORDALO SEMPRE!

Il cast di un Musical presso un campeggio di Iseo

Ti ho scoraggiato? Spero di no!
Infatti ora andrò a esporti i lati belli e piacevoli di questo fantastico lavoro:

  • Conoscerai nuove persone: infatti lavorando in un villaggio vedrai persone nuove ogni settimana, e sarà un'ottima occasione per imparare a socializzare e ad entrare in contatto con gente che non hai mai visto prima. Imparerai molte cose da loro, e tu potrai insegnarne a loro. Ricordo di un campeggiatore nella mia seconda stagione che era timido, introverso e non voleva assolutamente partecipare alle attività. Lo presi come una sfida e a distanza di 1 mese, partecipava a tutto, si era messo in gioco e aveva superato quel "blocco". Fu una vera soddisfazione per me, e credo anche per lui. Consiglio personale: Ci saranno persone che vorranno partecipare all'animazione volontariamente, mentre altre saranno restie a farlo. Alcune inizialmente vi tratteranno anche male, senza motivo, o perchè "odiano gli animatori". Queste sono le persone su cui puntare. E' troppo facile farsi volere bene da chi già te ne vuole. Cerca di conquistare le persone che non vogliono essere coinvolte. Ovviamente devi essere furbo nel modo in cui ti approcci a loro. In futuro scriverò un'articolo su come fare.
  • Ti divertirai: questo è poco ma sicuro, nonostante il carico di lavoro non indifferente e le difficoltà che affronterai, conserverai sempre un bel ricordo di questa esperienza e dimenticherai in fretta tutti i momenti "brutti". 
  • Visiterai posti lontani e vicini, senza pagare: E questo è un dato da non sottovalutare. Infatti oltre che visitare posti in cui non sei mai stato, avrai anche modo di conoscere e parlare con gente del luogo, apprendendo le loro abitudini e usanze. Un enorme bagaglio culturale gratuito.

Ora, hai un'infarinatura generale riguardo a quello che ti aspetta se vuoi fare l'animatore. 
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